magnifico taglio western classico
Centoventi anni. Questo è, secondo i registri, che collocano il cortometraggio britannico “Rapimento da parte degli indiani” come il suo primo spettacolo cinematografico, l’era del western; un genere che già è passato un secolo di esistenza per continuare così eccitante e, sorprendentemente, attuale come il primo giorno in termini tematici e narrativi.
Non c’è dubbio che, dal 1899, le cose siano cambiate e il cinema comunemente noto come “western” si è evoluto progressivamente, ampliando i suoi orizzonti e dando luogo a mutazioni come il neo-occidentale -indispensabile ‘Red Hill’ per comprendere questa corrente- e le ibridazioni più suggestive con generi come l’horror o la commedia.
Ma in mezzo a questo terremoto sottomarino di sperimentazione e aggiornamenti, c’è ancora spazio per questo puro classicismo che ci riporta indietro nel tempo a Ford, Hathaway e compagnia. Un’essenza tradizionale che “News from the Big World”, la nuova collaborazione tra Paul Greengrass e Tom Hanks dopo “Captain Phillips”, si condensa in un magnifico lungometraggio; bello, sensibile, a volte violento, ed emettitore di una tesi potente che non capisce dei tempi.
Le storie che ci tengono a galla

Pensare a un regista come Paul Greengrass ti invita a farlo quasi istantaneamente con il coraggio e il vigore del suo linguaggio; in questa sala libera e in continuo movimento, e in questo montaggio spezzettato che ci ha tenuti sull’orlo di un accordo in titoli come lo splendido “United 93” o il suo approccio alla saga di “Bourne”. Ecco perchè il suo lavoro su “News of the Big World” è tanto scioccante – atipico – quanto gratificante.
In questa occasione, gli inglesi abbracciano due classici occidentali come ‘Desert Centaurs’ e ‘Courage’ per fonderli in ** 118 minuti impeccabili nella forma e nello sfondo **, eseguiti con un ritmo lento e con un trattamento dell’immagine che combina la spettacolarità del grande piano generale con un tono generale più intimo. Una sorta di uscita dalla zona di comfort tradotta in un successo clamoroso nonostante il suo evidente accademismo.

Attraverso questa gentilezza unica che trasmette l’aspetto di Tom Hanks -fantastico ancora una volta-, la potente interpretazione di Helena Zengel e il tenero rapporto tra i suoi due personaggi, ‘News of the Big World’ articola un discorso con una forte lettura sociale che proietta gli attuali mali endemici negli Stati Uniti del dopoguerra come il razzismo, la tensione, la divisione politica e la partigianeria dei media.
Fortunatamente, in questo scenario oscuro, descritto con tremendo languore, Greengrass e il suo team hanno lanciato uno sguardo ottimista, materializzato attraverso la bellissima fotografia di Dariusz Wolski e una delicata inno al potere della parola e nell’arte del narratore come creatore di speranza e agitatore di menti.
Le “notizie dal grande mondo” non sono solo un grande film, solido ed emozionante nonostante gli inevitabili luoghi comuni ereditati dai suoi referenti; inoltre, è un piccolo promemoria che non importa quanto la nostra realtà cambi e quanto sia ostile, perché ciò che non cambierà mai sarà la nostra disponibilità a raccontare storie. E, in fin dei conti, queste piccole storie -come, ad esempio, quella che ci riguarda-, saranno quelle che ci permetteranno di superare la quotidianità con, almeno, un breve sorriso sulle labbra .
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