1 cacofonica fantascienza western di Doug Liman
Forse “At the Cut of Tomorrow” (Edge of Tomorrow, 2014) è uno dei grandi esempi dell’ultimo decennio di come la buona fantascienza supporta il formato blockbuster con grandi star. Ecco perché il nome di Doug Liman creerà sempre fiducia in ogni nuova avventura cinematografica in cui mette le mani sul fantastico. Tuttavia, nonostante “Chaos Walking” (2021) abbia lo stesso desiderio di allargare la visuale, il suo risultato è quasi l’opposto.
Certo, il tentativo del film di presentare qualcosa di diverso vale, ma sembra uno di quei casi in cui sulla carta sembra avere possibilità a cui l’immagine non vuole smettere di lavorare. Inoltre, devi letteralmente attori attuali come Tom Holland, Daisy Ridley e Mads Mikkelsen nei ruoli principali, (Altre presenze apparentemente stellari come Nick Jonas hanno quattro frasi in totale) e una storia di un giovane uomo in un mondo alieno post-apocalittico che lotta per salvare una ragazza spaziale.
‘Chaos Walking’ è basato sul romanzo per ragazzi di Patrick NessIl coltello in mano‘(The Knife of Never Letting Go, 2008), il cui titolo riflette la serie generale di cui il libro è la prima parte. In questo mondo, il personaggio principale Todd Hewitt è cresciuto credendo che tutte le donne siano state uccise da specie aliene native e che tutto ciò che resta degli umani sia un piccolo villaggio di uomini. L’effetto collaterale di questo nuovo mondo, lo fa gli uomini hanno “coscienze magiche” che si distinguono dalla realtà e mostrano i loro pensieri a coloro che li circondano.
Concetto attraente, sulla carta
Questa particolarità è chiamata durante il film “il rumore”, molto appropriatamente perché in pratica è rappresentata come una combinazione dei monologhi interni ed esterni di ogni personaggio che suonano contemporaneamente, a cui si aggiungono alcune sbavature di colori digitali viola e arance in arrivo fuori dalle teste. In altre parole, il trucco del film è una somma di fastidiosi effetti digitali accoppiati a una cacofonia con le voci, Del sempre più irritante Tom Holland, il pover’uomo, che striscia ancora e ancora.
L’idea può aver funzionato come una risorsa letteraria, e anche in un fumetto ha interessanti possibilità grafiche, ma in “Chaos Walking” non solo è usata male, sprecando una buona opportunità per dare uno scopo narrativo ai meno interessanti, ma diventa monotono a 10 minuti, irritante a metà e assolutamente insopportabile al terzo atto. È difficile capire che qualcuno non abbia alzato la mano nei test preliminari per svegliare la squadra allertando che il espediente del film non ha funzionato.

“Chaos Walking” è una sorta di western interplanetario, o qualcosa del genere, in cui una ragazza spaziale fa un atterraggio forzato in un mondo di uomini che mirano a lei per essere una donna. C’è un predicatore che crede che le donne non abbiano pensieri (rumore) perché non hanno anima, e sono state uccise dalle grandi creature aliene del pianeta, in una sorta di mix impossibile tra “I: The Last Man” e “What Do Women Think? (Cosa vogliono le donne, 2000) cambiando il genere dei suoi protagonisti.
Messaggio sociale ingiusto
Il commento sulla guerra dei sessi si riduce a una metafora infantile sull’ovvietà degli adolescenti di fronte ai loro impulsi ormonali e alla loro incapacità di “leggere” le ragazze, ma per fortuna non si impantana neanche in quegli aspetti . Ci sono alcune scene d’azione più o meno ben girate e un approccio di fuga che dovrebbe funzionare, ma ci sono buchi nella trama, problemi di ritmo e problemi una produzione turbolenta che è coronata da personaggi poco interessanti, Con una pioggia di secondaria come il figlio del sindaco, che viene disegnato come il grande rivale del protagonista ma è completamente dimenticato dopo il primo atto.
Di tanto in tanto, Mikkelsen appare in una pelliccia arancione e un cappello quasi panamense, che accanto ai suoi tirapiedi è tun modo ridicolmente divertente come guardare una partita di paintball con gentiluomini travestiti da addii al celibatoMa anche questo non peggiora il disastro del “Chaos Walking” quanto più in profondità si addentra nei suoi 108 minuti insopportabilmente lunghi, in cui le scene sembrano connettersi a caso, per vedere se riesci a fare un film.

Con un budget di circa $ 100 milioni, “Chaos Walking” entra nell’epico club dei relitti di grandi studi, con lo stesso DNA di “Eragon‘(2006), ‘Mortal Engines“(2018),”Campo di battaglia della terra‘(Battlefield Earth, 2000) o’Dominatore dell’aria, l’ultimo guerriero(The Last Airbender, 2020), ambiziosi blockbuster hanno recitato di fronte ai loro concetti unici nonostante il cast di grandi nomi, da cui Tom Holland emerge più danneggiato, concatenando questo fiasco con quello dell’indimenticabile ‘Cherry’ (2021).
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